Chirurgia ortopedica

La chirurgia ortopedica è la disciplina chirurgica relativa al trattamento delle affezioni dell’apparato locomotore costituito da ossa, articolazioni, legamenti e apparato muscolare. Essa include la traumatologia che ha come oggetto principale il trattamento di lesioni dovute a traumi quali fratture, lesioni tendinee ecc. L’ortopedia si inserisce  anche nella correzione di malformazioni genetiche o degenerative, quali le varie displasie o possibili forme usuranti delle articolazioni.

Chirurgia oculistica

La chirurgia oculare grazie alle moderne tecniche chirurgiche rende  possibile intervenire sui difetti della vista con interventi brevi e non invalidanti. Spesso l’idea di dover subire un intervento agli occhi è fonte di grandi ansie e paure, in quanto questi organi sono una parte fondamentale della nostra vita quotidiana, ma non necessariamente un intervento di tipo intraoculare richiede un maggior tempo di recupero o di ricovero. È infatti possibile eseguire gli interventi più semplici in regime di day-hospital, con pieno recupero entro poche settimane dall’operazione

Chirurgia ginecologica

La Chirurgia Ginecologica permette di effettuare gli interventi eseguibili in regime ambulatoriale o di day hospital. Essendo presente l’ambulatorio di ginecologia e fisiopatologia della riproduzione, il paziente viene seguito fin dall’anamnesi per diagnosticare le cause del problema per poi procedere con l’intervento.  Nelle moderne sale operatorie dotate di strumentazione all’avanguardia le pazienti possono affrontare interventi chirurgici semplici e complessi in tutta sicurezza, per poi mettersi a proprio agio assieme ai parenti o agli accompagnatori nell’apposita area per il recupero post-operatorio dotata di letti e poltrone.

Chirurgia generale

La chirurgia generale è una specializzazione chirurgica che si occupa della diagnosi e terapia delle malattie di interesse chirurgico. Si  concentra soprattutto sugli organi della cavità addominale, quali l’intestino, l’esofago, lo stomaco, il colon, il fegato, la cistifellea compresi i dotti biliari, si occupa anche della tiroide e delle ernie. L’attività della Chirurgia Generale è finalizzata ad assicurare elevati standard di terapia e assistenza, a collaborare nella ricerca clinica e di base e ad attuare nuove strategie terapeutiche.

Biopsia e ago aspirato eco guidato della Tiroide

L’ago-aspirato tiroideo è una tecnica micro invasiva che ci permette di arrivare ad una diagnosi precisa sulla natura dei noduli tiroidei. E un’esame indolore che consiste nell’introdurre sotto controllo ecografico  un ago sottile a livello dl nodulo e di aspirare con una siringa annodata all’apice dell’ago stesso le cellule tiroidee , che verranno poi analizzate in laboratorio, dopo averle fissate su un vetrino. La guida ecografica consente di prelevare anche cellule di noduli non palpabili per aumentare il potere diagnostico dell’ago aspirato.

Biopsia e ago aspirato eco guidato della Mammella

L’ago aspirato e la biopsia  di una formazione mammaria, consentono di determinarne la natura benigna o maligna. Si esegue inserendo un ago sotto guida ecografica  fino a raggiungere la formazione, da cui si aspira o si preleva parte del contenuto da inviare per esame citologico o istologico. L’esame è poco doloroso, si può usare per la sua esecuzione l’anestesia locale e l’intera procedura dura pochi minuti. Terminato l’esame si può lasciare l’ambulatorio.

Applicazione di Presidi per Terapia Antalgica

Presso il Centro S.T.S. sono disponibili impianti adeguati per assicurare un’adeguata terapia antalgica per le persone affette da dolore acuto o cronico scatenato da variabili patologie.

La terapia antalgica è una prestazione specialistica volta a sollevare il paziente da una sintomatologia dolorosa. Il dolore può essere acuto o cronico, di origine tumorale o non, alleviato tramite terapie di tipo farmacologico, di tipo fisioterapico, oppure di tipo invasivo. Le tecniche invasive possono essere infiltrazioni o blocchi di nervi periferici, o blocchi centrali. L’algologo non può e non deve essere solo un dispensatore di farmaci o di terapie fisiche, ma deve avere anche un’appropriata preparazione psicologica in modo tale, da una parte, da riuscire ad entrare nel vissuto del paziente sofferente e dei suoi famigliari. Il compito dell’algologo deve essere quello di ricondurre ad una unità soggettiva i sintomi che affliggono il paziente, riconoscendo che la sofferenza assai raramente è solo fisica o psichica, in quanto l’una presuppone l’altra e viceversa. Poichè il dolore è un’esperienza soggettiva e personale, le misure autocognitive del dolore sono preferibili e dovrebbero essere usate non appena possibile; si possono usare scale numeriche, altrimenti si può ricorrere a scale visive tipo Oucher o il FPRS (Faces Pain Rating Scale). Occorre ovviamente familiarizzare il paziente con queste scale.

Amniocentesi Tradizionale e Molecolare

L’amniocentesi è una procedura diagnostica prenatale che consiste nel  prelievo di liquido amniotico  con un ago sottile attraverso l’addome materno, l’utero e le membrane amniotiche, liquido finalizzato alla determinazione del cariotipo fetale. A seconda del periodo di gravidanza, distinguiamo un’amniocentesi precoce (tra la 15a e la 17a settimana) e una tardiva (dopo la 20a settimana). Il liquido prelevato viene al laboratorio di genetica. Esistono due metodiche per determinare il cariotipo fetale: la metodica classica, valido sistema per individuare anomalie di numero e di struttura dei cromosomi e malattie legate al sesso con un tempo di esecuzione di almeno 20-25 giorni e la metodica molecolare che permette di diagnosticare anche piccole microdelezioni o microduplicazioni di oltre 150 geni associate ad almeno 100 sindromi genetiche conosciute ed è eseguibile in 3 giorni. Con entrambe le metodiche è inoltre possibile, a richiesta, ricercare le mutazioni responsabili di malattie ereditarie come la Fibrosi Cistica, la Sordità Congenita, la Sindrome dell’X Fragile, la Distrofia Muscolare  ed altre Sindromi come pure la presenza di agenti infettivi virali e batterici.  Tramite l’ecografia si valutano l’epoca gestazionale e la posizione del feto, la sede della placenta e la quantità di liquido amniotico. Disinfettata la cute si inserisce  un ago con punta molto affilata lunga circa 12 cm attraverso la parete dell’addome, l’utero e le membrane amniotiche, evitando il feto. All’ago viene collegata una siringa e si prelevano circa 20 ml di liquido amniotico che viene trasferito  in provette idonee per la successiva analisi. L’intervento non richiede l’anestesia. Dopo il prelievo la paziente può tornare a casa subito, e si consiglia di riposare almeno per 24-48 ore. Si è soliti prescrivere una profilassi antibiotica di pochi giorni. la risposta telefonica definitiva per cariotipo classico richiede circa 20 giorni dal prelievo mentre per il cariotipo molecolare sono necessari circa 4 giorni. Il referto scritto sarà disponibile più tardivamente.